Migliorare la qualità dell’aria in casa con piante facili da coltivare? Gli esperti scelgono specie resistenti, capaci di assorbire sostanze indesiderate e adattarsi bene agli ambienti domestici. Curiosità: alcune funzionano meglio in soggiorno, altre in camera da letto.

Vivere circondati da piante che purificano l’aria è un gesto semplice, spesso sottovalutato. Nei mesi freddi si tiene tutto chiuso e i composti organici volatili, che provengono da mobili, vernici e pulizie, restano intrappolati. Anche i tessuti rilasciano particelle invisibili: ci si accorge solo quando una stanza sembra meno ariosa. La soluzione? Puntare su varietà che lavorano davvero, tutto l’anno.
Non serve una giungla, basta qualche vaso ben scelto e un po’ di costanza. Nella maggior parte dei casi le specie migliori sono anche le più robuste. È un paradosso curioso: proprio le piante più comuni, spesso relegate in un angolo, diventano alleate silenziose per aria più pulita. Un dettaglio concreto: molte si trovano facilmente nei garden center in questo periodo, tra gennaio e febbraio, e costano meno rispetto ai mesi primaverili. Un dettaglio che fa la differenza se si vogliono riempire diversi angoli di casa senza spendere troppo.
Le piante migliori per aria pulita secondo gli esperti
La scelta ricade su varietà che resistono bene agli sbalzi di temperatura e non temono la scarsa luce. Alcuni esempi pratici:
- Sansevieria (Lingua di suocera), ideale in camera da letto, perché lavora anche di notte assorbendo anidride carbonica e rilasciando ossigeno.
- Spathiphyllum (pianta del benessere), efficace contro muffe e composti organici: ha bisogno solo di un po’ di luce indiretta.
- Pothos (Epipremnum aureum), si adatta ovunque e cresce anche con poca acqua.
- Dracena, perfetta per l’ingresso o vicino alle finestre, filtra benzene e formaldeide.
- Areca palm (Chrysalidocarpus lutescens), tra le migliori per gli spazi grandi, richiede solo vaporizzazioni periodiche.
- Ficus benjamina, classico intramontabile, lavora bene contro trielina e xilene rilasciati dai materiali sintetici.
Di solito, queste piante non temono dimenticanze occasionali. Una nota pratica: il terriccio va cambiato ogni due anni, soprattutto per le specie che crescono velocemente.
Dove posizionarle per ottenere il massimo
La posizione influisce molto sull’efficacia. Alcuni consigli semplici, spesso trascurati:
- In soggiorno o studio, meglio piante a crescita lenta, come il Ficus o il Pothos, da posizionare a mezza altezza, mai troppo vicino a termosifoni o finestre aperte d’inverno.
- In camera da letto, la Sansevieria funziona anche con pochissima luce. Da evitare invece le varietà con fiori profumati, che possono disturbare il sonno.
- Per la cucina, optare per piante che resistono a vapori e sbalzi termici: lo Spathiphyllum o il Pothos sono due scelte sicure.
Un dettaglio che non tutti considerano: spesso le foglie raccolgono polvere e perdono efficacia. Basta un panno umido una volta al mese. Piccolo trucco domestico che fa la differenza.
Altri consigli pratici per aria più pulita
A volte, si pensa che basti acquistare una pianta per vedere subito benefici. In realtà, la pulizia dell’aria dipende da piccoli gesti ripetuti nel tempo.
- Evitare l’accumulo di oggetti inutili che possono trattenere polveri.
- Arieggiare brevemente ogni giorno, anche in inverno.
- Preferire terricci di qualità e non eccedere con i fertilizzanti.
- Ruotare le piante ogni tanto per far ricevere luce in modo uniforme.
Un’altra osservazione: le piante non risolvono tutto, ma aiutano. L’aria di casa cambia lentamente, come una finestra che si apre a primavera. E a volte basta poco, anche un gesto distratto, per respirare meglio.
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