Pulire le piastrelle unte vicino al piano cottura sembra un’impresa, soprattutto se il rivestimento è in gres. Spesso, però, basta un approccio delicato per evitare aloni e danni: scopri come salvare le superfici senza stress.
Quando si cucina ogni giorno, la zona vicino ai fornelli si sporca in fretta. Olio che salta, schizzi, dita che lasciano impronte: il gres porcellanato resiste meglio di altre superfici, ma la sua texture compatta trattiene il grasso. A volte lo si nota solo quando la luce batte di traverso, soprattutto in primavera, quando le giornate si allungano e le finestre lasciano entrare più sole. E succede a tutti, anche a chi cucina con attenzione.
L’errore più comune? Usare prodotti troppo aggressivi o spugnette ruvide. Il gres sembra indistruttibile ma non lo è: basta poco per creare aloni permanenti, soprattutto se le piastrelle sono opache o con micro-texture. In più, le sostanze sgrassanti classiche tendono a lasciare una patina invisibile che con il tempo opacizza la superficie.
Chi ama la cucina lo sa: pulire bene senza rovinare è una piccola arte quotidiana. E serve un metodo su misura, che tenga conto delle abitudini di casa e del tempo reale a disposizione.
Metodo delicato per pulire le piastrelle in gres vicino ai fornelli
La parola chiave è delicatezza, sia nei gesti che nei prodotti. Spesso, le macchie recenti si rimuovono semplicemente con acqua calda e un panno in microfibra ben strizzato (meglio se bianco o neutro, così non rischi di trasferire colori). Se le tracce di unto resistono, conviene provare una miscela fatta in casa:
- Mezzo litro d’acqua calda (non bollente)
- Un cucchiaio di aceto di vino bianco
- Una goccia di detersivo per piatti neutro
- Un panno morbido
Mescola tutto in una ciotola, inumidisci il panno e passa sulle piastrelle con movimenti lenti, senza strofinare forte. Lascialo agire qualche minuto sulle macchie più evidenti, poi risciacqua con acqua pulita. In questa fase, meglio evitare carta da cucina e spugne abrasive, perché tendono a graffiare o a lasciare residui. Il microfibra, invece, raccoglie l’unto senza fatica.
A volte basta davvero poco. Se serve, ripeti il passaggio: il gres non assorbe, quindi non avrai sorprese di aloni se lasci asciugare all’aria.
Come prevenire l’accumulo di unto sulle piastrelle
Meglio intervenire subito, appena finito di cucinare, anche solo con un panno umido. Il grasso fresco si stacca più facilmente e non serve insistere. Una buona abitudine è tenere un piccolo kit di pulizia a portata di mano:
- Un flacone spray con acqua e pochissimo aceto
- Un panno microfibra piegato, pronto all’uso
Così, anche dopo una semplice pasta al pomodoro, le superfici restano in ordine. Non occorre fare la pulizia profonda ogni giorno, ma la costanza ripaga.
Durante le stagioni fredde, con le finestre chiuse e i fornelli più usati, qualche traccia di unto resta sempre. Nessun dramma: basta inserirla nella routine settimanale, scegliendo una fascia oraria in cui la cucina è poco trafficata.
Gres porcellanato: errori da evitare e piccole astuzie
Non tutti i gres sono uguali. Quelli opachi o effetto pietra trattengono di più, mentre le superfici lucide si segnano soprattutto con detergenti troppo forti.
Cosa evitare:
- Prodotti a base di candeggina o ammoniaca
- Spugnette ruvide
- Troppa acqua lasciata in posa
- Sgrassatori spray usati senza risciacquare
Un piccolo trucco realistico: quando le piastrelle vicino al piano cottura sembrano appannate, spesso è solo una pellicola di detersivo non risciacquato. Basta un passaggio con acqua calda e panno pulito per ritrovare la brillantezza originale.
A volte, nelle case di città, il vapore della cottura si deposita senza che ce ne accorgiamo. Aprire la finestra subito dopo aver cucinato aiuta anche a ridurre gli aloni.
La differenza si vede nei piccoli gesti, più che nei prodotti. Un gres curato mantiene il suo aspetto per anni, con poche attenzioni in più. E ogni tanto basta cambiare prospettiva: lo stesso gesto di pulizia può diventare quasi una pausa, invece che un’incombenza.
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